“Casa Satta” è una Comunità di tipo residenziale (SRPAE, struttura residenziale psichiatrica adulti a carattere estensivo) ubicata a Nuoro in via Angioy n° 1 e gestita dalla Cooperativa Sociale “Progetto Uomo”. La struttura, autorizzata all’apertura ed al funzionamento con Determinazione 1315 del 30/12/2010 adottata dalla Regione Autonoma della Sardegna,accreditata dalla stessa ( provvedimento 946 del 24/08/2016) eroga servizi socio-sanitari in conformità a quanto previsto dall’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, rep. atti n. 116 del 17/10/2013 (all. A, tipologia SRP2); la delib. G. R. DGR 53/8 del 29/12/2014 (all. 1, tipologia SRPAE) e dalla DGR n°64/11 del 28/12/2018 .
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Progetto Uomo”, il Seminario Vescovile di Nuoro e la ASL n°3 per dare una risposta congiunta a un bisogno sociale espresso dal nostro territorio: l'esclusione sociale che si accompagna a un percorso di vita caratterizzato da sofferenza psichica e disagio sociale. La struttura che accoglie la comunità, la casa natale di Salvatore Satta, giurista e scrittore nuorese, è una casa di proprietà del Seminario Vescovile di Nuoro donata intenzionalmente al Seminario Diocesano per offrire accoglienza e sollievo alle giovani donne “in stato di povertà”.
Attraverso l’inserimento in Casa Satta la persona attua un percorso terapeutico personalizzato rivolto alla promozione della salute mentale e all’attivazione di percorsi abilitativi e di inclusione sociale . Le persone traggono vantaggio e sostegno dalla vita comunitaria e soprattutto apprendono abilità, ossia capacità di eseguire compiti in maniera appropriata al fine di avere successo e soddisfazione nell’ambiente prescelto. I programmi individualizzati in questo senso sono orientati ad abilità di tipo sociale, emotivo, relazionale e di tipo lavorativo.
Destinatari
La Comunità di tipo residenziale “Casa Satta”, accoglie un gruppo di convivenza ( massimo 8 persone), di sesso femminile affette da disagio mentale e patologie di tipo psichiatrico di media intensità terapeutica. Le ospiti dovranno aver raggiunto la maggiore età e dovranno essere in condizioni che indichino l’utilità di un intervento riabilitativo a termine o comunque il recupero di abilità e competenze (sociali, relazionali, emotive e lavorative) tali da consentire il rientro in famiglia o in abitazione autonoma . Dovranno inoltre essere in una condizione di assenza di acuzie tali da rendere troppo problematica la vita di comunità.
Gli inserimenti vengono effettuati dal Dipartimento di Salute Mentale (attraverso il responsabile ARIS e il PUA) della Asl di provenienza dell’utente. E’ compito della Asl, attraverso il DSMD, curare le attività terapeutico- riabilitative di tipo sanitario.